Era il 1965 quando, dalla matita di Karl Lagerfeld, nacque il mitico logo di casa Fendi, simbolo inconfondibile della maison romana di oggi esattamente come 50 anni fa. Se...
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Sfondo tabacco e lettere in nero: l’originale nella sua versione del 1974 piace, o meglio, fa impazzire letteralmente tutti, dalle celebrità agli addetti ai lavori. Ma la fortunata linea non cavalca solo l’onda di una logo-mania ormai più che manifesta (basti pensare alle t-shirt stampate che hanno fatto da portabandiera ai più famosi brand internazionali nelle ultime sfilate).
Il simbolo Fendi racconta la storia della sua moda, ne celebra la tradizione e l’autenticità affidando alla sua heritage i presupposti per un futuro che, più che roseo, somiglia a quei colori dalla sfumatura vintage che hanno contribuito a fare della maison italiana uno tra i marchi più apprezzati del mondo.
Con all’attivo la linea firmata dall’artista Hey Reilly in collaborazione con Fila, il marchio old school anni 90 tornato recentemente in auge, e la capsule collection in arrivo sul sito fashion Net a Porter il prossimo 13 aprile, Fendi continua a non sbagliare un colpo.
Dalla passarella alla strada il passo è stato breve. Soprabiti in velluto, pantaloni a vita alta e mini borse a secchiello, tutto rigorosamente monogram, hanno conquistato profili social ed eventi mondani.
Il cappotto indossato da Bella Hadid e il bomber in pelliccia di Chiara Ferragni, must have della scorsa stagione, lasciano spazio ai più primaverili abiti dallo scollo bardot e al trench over sfoggiato da Anna dello Russo. E' così che gli stivali in rete tecnica, la gonna longuette stretta e trasparente e i leggings già sponsorizzati da Kim Kardashian diventano i sintomi più evidenti di una nuova stagione: calda, inedita e, indiscutibilmente, firmata Fendi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero