ROMA - Raffaella Curiel, dopo aver dedicato le sue sfilate a tanti pittori, da Balla a Schiele, da Klimt a Beardsley, da Velasquez a Vermeer fino al Messico di Frida Kahlo, o a...
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«Quale compositore più affascinante e poliedrico, allora, di Tchaikovsky, che è riuscito ad esprimere quell'irresistibile anima dell'orgoglio e del romanticismo russo?», spiega la designer riferendosi all'ultima collezione Curiel Couture.
«Ascoltando alcuni concerti - prosegue la Curiel - rivedo ed immagino la magnificenza quotidiana nei palazzi degli Zar e dell'alta aristocrazia così raffinata e colta, mentre prestando attenzione al "Capriccio italiano" o alla sinfonia russa, slava o polacca, alle note dei balletti, rivedo personaggi diversi fra di loro, di varie etnie e provenienze, dal Baltico alla Mongolia».
Sulla passerella di Alta Roma Alta Moda, allora, sfilano tailleur con gonne doppie, tuniche alla russa con cinture-gioiello, e per la sera abiti lussuosi, patchwork da matrioska e, infine, quattro bellissimi cigni. Non manca, anche stavolta, l'omaggio alla pittura, con ampie gonne colorate dalle pennellate di luce del bielorusso Chagall. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero