Re Giorgio incanta come sempre. E lo ha fatto portando un po’ di Milano a Parigi, trasformando la sala del Trocadero con i decori di Palazzo Orsini, sede dell’atelier....
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Tessuti e pellami preziosi, decorazioni e piccoli dettagli rendono abiti e tailleur pezzi di straordinaria bellezza a cui le vere intenditrici non possono rinunciare. Le finiture e le applicazioni impreziosiscono come fossero gioielli, deliziosi gli accessori come i cappellini effetto calza e le lunghe collane con pendenti. Il defilé si è aperto con una serie di tailleur, in classico stile Armani, per il giorno fatti da giacche scivolate o altre più sagomate e strutturate nelle tonalità del platino, rosa metal, azzurro cielo. Ad accompagnarle pantaloni mascolini e fluidi che seguono delicatamente il corpo femminile o gonne con bordi in pizzo e stampe floreali. I fiori ricorrono in quasi tutta la collezione, di tanto in tanto lasciano il posto alle piume o alle maglie metalliche.
I cappotti si impossessano della scena: spicca quello bianco in pelle di coccodrillo, fino alle proposte in mikado con deliziose trame floreali astratte. I blazer in seta, sempre con motivi floreali, sono romantici e straordinariamente femminili. Stupefacenti gli abiti Armani con lavorazioni intriganti con trasparenze che decorano il décolleté. Lunghe gonne in tulle con sottostrati colorati vengono abbinati a cardigan scivolati e glitterati.
E per il gran soirée i vestiti con taglio monospalla con arricciature e pois a contrasto. Per concludere la collezione di abiti, che fanno sognare ad occhi aperti, Giorgio Armani ha proposto una serie di vestiti neri arricchiti da elementi luminosi, tulle e chiffon, mikado di seta e lavorazioni effetto tattoo. Per Armani l’haute couture è mistero e poco prima di sfilare aveva lanciato un diktat: “basta confondere i pezzi unici con il pret-à-porter”. Così ha fatto sfilare donne misteriose, dall’eleganza rarefatta con un morbido copricapo di veletta ad ombreggiare il volto. Distaccate e impenetrabili le sue donne sono più sognate che reali!
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Il Messaggero