Quaranta volontarie in partenza da Roma per aiutare le donne peruviane

Quaranta volontarie in partenza da Roma per aiutare le donne peruviane
Quaranta studentesse in aiuto delle donne peruviane. Aspiranti medici, ingegneri e nutrizioniste, ma anche professoresse, le 40 volontarie che domani 21 agosto partiranno...

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Quaranta studentesse in aiuto delle donne peruviane. Aspiranti medici, ingegneri e nutrizioniste, ma anche professoresse, le 40 volontarie che domani 21 agosto partiranno dall'Università Campus Bio-Medico di Roma pe il Perù. Destinazione Valle del Cañete, nella regione di Lima. L'obiettivo del workcamp sarà quello di supportare le donne nel progresso personale e sociale attraverso programmi di miglioramento delle condizioni di vita, con attività di prevenzione e screening nelle scuole e negli ambulatori. In particolare, saranno effettuate visite mediche e consulenze di nutrizione clinica in collaborazione con la Caritas locale e Condoray. «Il gruppo quest'anno è costituito da 40 volontarie, di varia provenienza e con competenze molto diversificate - spiega Rossana Alloni, docente responsabile della missione - Grazie alla collaborazione del poliambulatorio Caritas condurremo visite di medicina generale, dermatologia, chirurgia, e porteremo avanti dei programmi di screening e di diagnosi precoce del diabete, dell'obesità e di altre patologie croniche».


L'anno scorso sono state più di 800 le persone che si sono rivolte alle volontarie in missione per effettuare visite di controllo. «Quest'anno - prosegue Alloni - grazie alla collaborazione di alcuni medici, avremo la possibilità di inviare i dati dei pazienti che visiteremo nei villaggi e negli ambulatori ai nostri colleghi del Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma, che si sono resi disponibili a dare una consulenza a distanza, come per esempio nelle visite cardiologiche e dermatologiche». Particolare attenzione verrà data alle donne del posto, con programmi di formazione per
promotoras incaricate di addestrare in seguito altre persone dei villaggi della valle.


«Ho deciso di partire dopo aver visto delle foto scattate da alcune mie amiche che sono partite l'anno scorso - racconta Cristiana Rondoni, studentessa magistrale in Ingegneria biomedica al Campus - Ho sempre fatto volontariato e questa mi è sembrata un'ottima occasione per conoscere un mondo completamente diverso dal mio e mettermi alla prova. Quello che farò sarà insegnare alle donne a produrre un sapone artigianale allo zolfo, al fine di migliorare le condizioni igieniche sia personali che degli ambienti in cui vivono». Alla missione parteciperanno anche 9 ragazze provenienti da diversi licei della Capitale. Le giovani realizzeranno piccoli lavoretti di restauro dei locali utilizzati per le varie attività e si dedicheranno ai bambini delle baraccopoli, proponendo loro giochi educativi. Le seguiranno 5 tutor, ragazze che hanno partecipato al workcamp l'anno scorso e che hanno deciso di rifare le valige per aiutare gli abitanti della Valle del Cañete. 
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Il Messaggero