Femminicidio, auditorium intitolato a una vittima. Sottogretario alla scuola: «Parlare di violenza con i ragazzi»

Femminicidio, auditorium intitolato a una vittima
Roberta aveva 19 anni, studiava Scienze economiche e sociali all'università di Cosenza. Il 26 luglio 1988 uscì da casa, a Rende, con il suo Piaggio blu. Doveva...

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Roberta aveva 19 anni, studiava Scienze economiche e sociali all'università di Cosenza. Il 26 luglio 1988 uscì da casa, a Rende, con il suo Piaggio blu. Doveva raggiungere i genitori al mare, a San Lucido. Non ci arrivò mai, lungo la strada fu seguita da una Fiat 131 Mirafiori. I passeggeri - di cui ancora non si conosce il nome - la violentarono e poi la uccisero con un coltello. A Roberta Lanzino, vittima di femminicidio, è stato intitolato l'Auditorium dell'Istituto Conte Milano di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. All'inaugurazione era presente la sottosegretaria all'Istruzione, Università e Ricerca, Lucia Azzolina.



Femminicidio: cronaca di un'emergenza nazionale in due minuti

«Roberta - ha detto Azzolina - era una ragazza solare, sorridente, come ci mostrano le foto dell'epoca, finita tragicamente nelle mani di chi l'ha aggredita e barbaramente uccisa. La sua è una storia che, purtroppo, ne ricorda tante altre che si sono susseguite negli anni e che leggiamo nelle cronache ancora quasi ogni giorno. La violenza, il femminicidio sono temi che vanno affrontati, nella loro triste durezza, anche a scuola. Anzi, soprattutto a scuola. Chi insegna, sono una docente anch'io, ha la straordinaria occasione e il dovere di promuovere ogni possibile iniziativa contro la violenza, di diffondere la cultura del rispetto, che sta alla base della convivenza civile, di contribuire ad abbattere gli stereotipi».
«Qualche giorno fa - ha aggiunto la sottosegretaria - a Palazzo Chigi si è riunito il gruppo di lavoro che dovrà attuare il Piano strategico nazionale sula violenza maschile contro le donne. Ho partecipato a nome del Ministero dell'Istruzione, rilanceremo questi temi con azioni educative mirate per gli studenti e interventi di formazione per gli insegnanti, Non dobbiamo mai abbassare la guardia».

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Il Messaggero