In quattro anni sono aumentate del 100% le denunce di maltrattamenti e/o abusi presentate dalle donne. È solo uno dei risultati ottenuti dalla Procura di Tivoli che,...
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«L'ho lasciato, mi ha distrutto la faccia. Lui libero e con porto d'armi, io in pericolo nell'attesa dell'udienza»
Quando a commettere violenze sono donne - si legge nella relazione annuale consultabile sul sito della Procura di Tivoli - (nel 22% dei casi), le parti offese sono per la metà donne e per la metà uomini e in gran parte derivano da situazioni di disagio della donna (tossicodipendenza o alcoldipendenza). La violenza sessuale è commessa per la quasi totalità da uomini (96%) ai danni principalmente di donne (80%), ma anche di uomini (20%). Nei rarissimi casi in cui gli autori del reato sono donne (4%), le parti offese sono per la quasi totalità donne. Gli atti persecutori sono commessi in gran parte da uomini (74%) ai danni principalmente di donne (67%), ma anche di uomini (33%). Nei limitati casi in cui autori del reato sono donne (26%), le parti offese sono per la metà uomini per l'altra metà donne.
Le lesioni codice rosso sono commesse in gran parte da uomini (77%) ai danni principalmente di donne (73%), ma anche di uomini (27%). Nei limitati casi in cui autori del reato sono donne (23%), le parti offese sono per la metà uomini per l'altra metà donne». Ma non solo. Tra la vittima e l'autore del reato c'é, nel 90% dei casi, una relazione intima. Al primo posto troviamo i partner, con una presenza di reati molto elevata pari al 45%, seguiti dai familiari col 15%; il 72% dei reati è commesso tra le mura domestiche; nel 25% dei reati è coinvolto un minorenne. Nel 15% delle denunce viene adottata una misura cautelare o precautelare a tutela della vittima come l'ampio l'utilizzo dell'arresto e dell'allontanamento dalla casa familiare dell'autore del reato (20% del totale complessivo), le misure cautelari personali (55% del totale complessivo) e quelle di prevenzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero