La rivoluzione a passo di danza contro la violenza sulle donne. Per il terzo anno consecutivo torna One Billion Rising, il flash mob internazionale ideato dalla drammaturga e...
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Centro dell'azione come sempre sarà la danza collettiva e potente di Break the Chain, la danza flash mob che ormai rappresenta nel mondo un messaggio universale contro la violenza maschile sulle donne. Inoltre, seguendo il modello del teatro di strada e dell'azione civile, attiviste e attivisti, attrici e attori metteranno in scena brevi letture estemporanee nelle vie, nelle piazze, nei luoghi di passaggio e di incontro di tutte le città, puntando l'attenzione sulla necessità che le donne vengano credute quando trovano il coraggio di denunciare e sulla funzione vitale che i Centri Antiviolenza svolgono nonostante i fondi economici stanziati non siano garantiti né sufficienti.
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L'appuntamento, che a livello mondiale coinvolge oltre un miliardo di persone, dagli USA alle Filippine, dalla Cina alla Russia e alla Nuova Zelanda, riscuote anche in Italia una grande risonanza e partecipazione.
Ideata nel 2013 da Eve Ensler, autrice de I monologhi della vagina - testo fondante della rivoluzione femminile in atto - OBR è nata con la volontà di contrastare l’atroce fenomeno della violenza sulle donne. Una terribile pandemia che porta le Nazioni Unite a stimare che una donna su tre nel pianeta, nel corso della propria vita, subirà violenza e abusi. One Billion Rising è un movimento globale, laico, apartitico, aperto ad ogni persona, che vuole trasformare il 14 febbraio in una giornata di riscatto universale dalle ingiustizie che subiscono quotidianamente le donne di tutto il mondo. A One Billion Rising aderiscono più di 180 paesi del pianeta e la campagna è sostenuta da organizzazioni come Amnesty International e Equality Now, nonché da testimonial d’eccezione come Robert Redford, Yoko Ono, Naomi Klein, Jane Fonda, Laura Pausini, il Dalai Lama, Anne Hathaway, Berenice King e Michelle Bachelet.
Il Messaggero