Twitter censura la parola vagina, la scure dei social sul libro di una ginecologa e scoppia la polemica

Twitter censura la parola vagina, la scure dei social sul libro di una ginecologa e scoppia la polemica
Controsensi dei social. Certe volte permettono che si veicolino offese o fake news che possono fare seri danni ma poi non riescono a trovare il modo di non censurare parole...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Controsensi dei social. Certe volte permettono che si veicolino offese o fake news che possono fare seri danni ma poi non riescono a trovare il modo di non censurare parole anatomiche utilizzate da sanitari e specialisti per parlare del corpo umano, o anche immagini legate a opere d’arte come il celebre dipinto ottocentesco intitolato "L'origine del mondo" di Gustave Courbet, tuttora off limit. Stavolta la scure di Twitter, Instagram e Facebook ha bloccato nel mondo anglosassone la pubblicità del libro "The Vagina Bible" della ginecologa Jennifer Gunter.



L’autrice del libro quando se n’è accorta non credeva ai suoi occhi. I messaggi pubblicitari erano stati censurati per «l'uso di linguaggio inappropriato» in riferimento alla presenza della parola "vagina". Inutili le spiegazioni della dottoressa e della casa editrice. «Vagina è un termine anatomico, non è una brutta o volgare parola». Ma non c’è stato nulla da fare anche se lo stop alla pubblicità non solo ha scatenato una marea di polemiche ma le ha regalato una inattesa pubblicità planetaria.
Sesso, sotto esame la penetrazione: «La media di 5 minuti e 40 secondi alle donne non basta»
«Al mio editore non è consentito usare la parola 'vagina' per promuovere il mio libro su Twitter», ha affermato Gunter. Nel frattempo una marea montante di utenti Twitter si sono schierati con lei, soprattutto donne, chiedendo ironicamente al Ceo di Twitter se sarebbe stato censurato anche un libro dal titolo "The Penis Bible”. Naturalmente la risposta non è mai arriva

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero