Twitter censura la parola vagina, la scure dei social sul libro di una ginecologa e scoppia la polemica

Twitter censura la parola vagina, la scure dei social sul libro di una ginecologa e scoppia la polemica
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Venerdì 30 Agosto 2019, 17:07

Controsensi dei social. Certe volte permettono che si veicolino offese o fake news che possono fare seri danni ma poi non riescono a trovare il modo di non censurare parole anatomiche utilizzate da sanitari e specialisti per parlare del corpo umano, o anche immagini legate a opere d’arte come il celebre dipinto ottocentesco intitolato "L'origine del mondo" di Gustave Courbet, tuttora off limit. Stavolta la scure di Twitter, Instagram e Facebook ha bloccato nel mondo anglosassone la pubblicità del libro "The Vagina Bible" della ginecologa Jennifer Gunter.


L’autrice del libro quando se n’è accorta non credeva ai suoi occhi. I messaggi pubblicitari erano stati censurati per «l'uso di linguaggio inappropriato» in riferimento alla presenza della parola "vagina". Inutili le spiegazioni della dottoressa e della casa editrice. «Vagina è un termine anatomico, non è una brutta o volgare parola». Ma non c’è stato nulla da fare anche se lo stop alla pubblicità non solo ha scatenato una marea di polemiche ma le ha regalato una inattesa pubblicità planetaria.
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«Al mio editore non è consentito usare la parola 'vagina' per promuovere il mio libro su Twitter», ha affermato Gunter. Nel frattempo una marea montante di utenti Twitter si sono schierati con lei, soprattutto donne, chiedendo ironicamente al Ceo di Twitter se sarebbe stato censurato anche un libro dal titolo "The Penis Bible”. Naturalmente la risposta non è mai arriva

 

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