La denuncia è choccante. «In Europa ci sono 500mila donne che vivono con le conseguenze della mutilazione genitale subita quando erano piccole. Non poche di loro sono...
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La Kanko è emigrata in Belgio dal Burkina Faso dove, all'età di cinque anni, ha subito una mutilazione ai genitali della quale porta tuttora le conseguenze. «Ho compiuto 39 anni la domenica scorsa - ha detto Assita Kanko - e ho un solo figlio. Per scelta, ma anche perché, come milioni di donne che hanno subìto mutilazioni genitali femminili, partorire è più complicato. Sono una di loro. Sono grata della libertà di poter stare qui a parlarle. Mi rivolgo a lei come donna, come ragazza che non è sfuggita alla mutilazione e come una madre preoccupata: in Europa abbiamo chiuso gli occhi, quando lo Stato Islamico ha rapito e stuprato donne e ragazze».
«Giriamo lo sguardo - ha continuato la Kanko - quando le ragazze vengono mutilate sul suolo europeo: 500mila è il numero delle donne che vivono oggi con le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili nell'Ue. Guardiamo dall'altra parte, quando ci sono delitti d'onore, segregazione e radicalizzazione islamica, cosa che è una cattiva notizia per le donne e per i nostri valori europei. Come userà la sua carica per proteggere tutte le donne, a prescindere dalla loro religione e tradizione?».
«L'articolo 1 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo per loro non si applica ancora", ha concluso l'eurodeputata.
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Il Messaggero