Le donne curde che, in questi ultimi anni, hanno combattuto sul fronte per difendere il territorio dall'avanzata dell'Isis hanno ricevuto la solidarietà di una rete...
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«Una aggressione - scrivono - che colpisce questa popolazione, i curdi, l'unica che abbia veramente lottato contro l'Isis e ne abbia fermato l'avanzata. Le donne curde hanno dovuto prendere le redini in mano di quel territorio già dagli anni Ottanta e Novanta. Sono state elette in parlamento, anno iniziato a prendere decisioni e a organizzarsi in piccole cooperative per aiutare la famiglia, sono diventate giornaliste, scrittrici, avvocate. Tutto questo anche perchè si sono sostituite ai loro compagni, mariti, fratelli e padri messi in carcere. Ora sono impegnate in prima linea nell'indifferenza dell'Occidente, tradite dagli Stati Uniti e aggredite da Erdogan». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero