Un progetto pubblico di Urban Art al femminile che, dopo il lockdown, fa rivivere il centro della città. A Bologna "La lotta è fica" con l'iniziativa...
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Secondo "Cheap" «ripartire dal femminismo è solo un atto di buon senso» per affrontare il sessismo e il maschilismo dilaganti, nonché la piaga xenofoba. Come nel manifesto "We can't breathe" (Non riusciamo a respirare) che, scritto in bianco e nero a caratteri cubitali, rimanda subito ai movimenti antirazzisti americani che gridano nuovamente "Black lives matter" (Le vite dei neri contano) quale risposta all'uccisione di George Floyd in Minnesota. Mentre lo Stivale prende a calci e mette alla gogna sui social il cantante statunitense Sergio Sylvestre, già concorrente e vincitore del talent show "Amici di Maria De Filippi" nel 2016, poiché "lo straniero" si è bloccato durante l'esibizione in cui avrebbe dovuto intonare l'Inno nazionale in attesa della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Un percorso en plein air estroso, fantasioso e dal mood internazionale, dipinto negli scatti di Michele Lapini: si viaggia dalla militanza polacca fino alla rappresentazione delle sirene "bearded" che si baciano in un mare d'amore. Il gioco ottico si sposta poi, in maniera divertente, sulla lumaca ermafrodita raffigurata in alcuni disegni che rendono la passeggiata visiva più "fica". Tanti i nomi che hanno partecipato al singolare progetto urbano. Ci sono To/Let, MissMe, Nicoz Balboa, Fumettibrutti ovvero Josephine Yole Signorelli, Joanna Gniady, Bastardilla, Cristina Portolano, The Unapologetically Brown Series, Ivana Spinelli, Ritardo, Flavia Biondi, Mariana Chiesa, Chiara Liki, Luchadora, Jul Maroh. E, ancora, l'estro di Rita Petruccioli, Giorgia Lancellotti, Chiara Meloni, Athena, Redville, Ilaria Grimaldi, Silvia Calderoni, Claudia Pajewski e Camilla Carè, Maddalena Fragnito. Amusement fatto d'arte di strada che fa riflettere, spingendo in un angolo il qualunquismo e la banalità tratteggiati dai chiaroscuri contemporanei. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero