La più antica immagine al mondo della Madonna, risale al III secolo, ed è conservata a Roma, a venti metri sotto terra, in uno dei cubicoli delle catacombe di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le catacombe di San Silvestro prendono il nome dal Papa Silvestro, sepolto sotto l'altare. Un Pontefice che regnò per 21 anni, ma la cui immagine fu oscurata da quella dell’imperatore Costantino, suo coetaneo e vero gestore della Chiesa cattolica nel IV secolo. Silvestro fu dichiarato santo, e già un anno dopo la sua morte la sua festa liturgica si celebrava il 31 dicembre. Il suo corpo secondo la tradizione venne traslato dal luogo della sepoltura, sulla via Salaria, nella Chiesa di San Silvestro nella centralissima piazza di Roma.
Ci sono voluti secoli prima che questa Catacomba venisse di nuovo alla luce nel suo splendore teologico e artistico.
Oggi a custodire le memorie delle catacombe è la Commissione di Archeologia Sacra voluta da Pio IX e istituita il 6 gennaio 1852 «per custodire i sacri cemeteri antichi, per curarne preventivamente la conservazione, le ulteriori esplorazioni, le investigazioni, lo studio, per tutelare inoltre le più vetuste memorie dei primi secoli cristiani, i monumenti insigni, le Basiliche venerande, in Roma, nel suburbio e suolo romano e anche nelle altre Diocesi d’intesa con i rispettivi Ordinari». Con i Patti Lateranensi la sua autorità e sfera d’azione e di studio fu estesa a tutte le catacombe esistenti sul territorio italiano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero