Otis è il primo neonato che è stato nel grembo di due mamme. Si chiama “gravidanza condivisa” e ha permesso a una coppia di donne in Gran Bretagna di...
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Prima di essere impiantato nell’utero di Jasmine, l’embrione è stato «incubato»per 18 ore nel corpo di Donna. Tutte e due le donne, tecnicamente, hanno portato avanti la gravidanza. L’ovodonazione interna alle coppie lesbiche è una pratica diffusa: una delle due madri dona l’ovulo che viene fertilizzato in vitro e poi trasferito nel grembo della compagna, che porta a termine la gravidanza. In questo modo il bambino partorito da una delle due mamme ha il Dna dell’altra.
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Ma nella gravidanza condivisa la procedura è diversa. Donna ha donato gli ovuli che sono stati fecondati in laboratorio, ma non sono stati incubati artificialmente. É stata lei stessa a incubare l’ovulo fecondato: trascorse 18 ore l’ovulo è stato impiantato nell’utero di Jasmine che ha portato a termine la gravidanza. La procedura è stata eseguita alla London Women’s Clinic. «Ci sono un sacco di coppie dello stesso sesso in cui una persona fa tutto, e in cui un’unica persona resta incinta e partorisce, mentre con questo metodo siamo entrambe rimaste coinvolte in modo importante», ha dichiarato Donna Francis-Smith al Telegraph. «Ci ha sicuramente avvicinate emotivamente. Siamo comunque una coppia vicina ma entrambe abbiamo un legame speciale anche con Otis».
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Il Messaggero