Non è solo perché è il tipico alimento italiano, patrimonio immateriale dell'umanità per decisione Unesco due anni fa. La pizza infatti diventa uno...
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«Il cibo riassume in sé significati simbolici e relazionali umani che vanno oltre le semplici necessità fisiologiche che il nutrimento va a soddisfare. La condivisione del cibo favorisce l’integrazione sociale anche dei rifugiati contribuendo a lenire i traumi psicologici derivanti dall’abbandono del Paese, della famiglia, degli affetti, permettendo lo sviluppo di competenze relazionali, e comunicative in una prospettiva interculturale , di inclusione, solidarietà e empatia» ha sottolineato Alessandra Morelli, Rappresentante di UNHCR in Niger.
«Il progetto Pizza per la Pace offrirà a Nafissa, una giovane imprenditrice a capo della societa’ di catering UM MANAL, che impiega 20 persone, la possibilita’ di mostrare i risulatati concreti della formazione ricevuta dal progetto "Idee" condotto da OIM su finanziamento italiano» ha commentato Marcello Goletti, Responsabile dei Programmi di OIM Niger.
«La pizza, alimento semplice e nutriente è il simbolo italiano per eccellenza e la sua ricetta napoletana è stata dichiarata nel 2017 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Per tale motivo l’abbiamo scelta come simbolo della prima edizione della Settimana della Cucina italiana in Niger, per il suo valore altamente simbolico di unione tra i popoli” ricorda l’Ambasciatore d’Italia in Niger, Marco Prencipe. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero