Il tetto di cristallo forse si è rotto per qualcuna di noi, ma il muro degli stereotipi è ancora duro a abbattere. Certo la storia va avanti e mattone dopo mattone,...
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Nei sondaggi si è chiesto agli intervistati di confrontare le competenze di donne e uomini (ad esempio, intelligenti, organizzati, creativi), di empatia (ad esempio affettuosa, compassionevole, emotiva) e di agire (ad esempio, ambizioso, aggressivo, decisivo).
«E' incredibile come le percezioni delle donne come persone empatiche e sensibili e degli uomini come protagonisti dell'agire non sono state erose dagli anni '40 - sottolinea Alice Eagly, autrice principale dello studio e professore di psicologia presso il Weinberg College of Arts and Sciences della Northwestern - contrariamente al sentire comune sulla convergenza nei ruoli di genere. Piuttosto, gli stereotipi comuni sono cambiati, ma sempre più nel ritrarre le donne come più compassionevoli, affettuose e sensibili degli uomini. Gli uomini sono ancora considerati più ambiziosi, aggressivi e decisi delle donne».
E la cosa incredibile, osservano i ricercatori, che diversi gruppi di intervistati - uomini, donne, sottogruppi razziali - concordano generalmente su questi stereotipi. Ad esempio, gli intervistati negli ultimi campioni statunitensi hanno attribuito la competenza più spesso alle donne rispetto agli uomini, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dall'etnia, dall'istruzione universitaria, dallo stato civile, dallo stato lavorativo o dalla nascita. E questo secondo l'interpretazione di questi risultati della Eagly, che è anche membro di facoltà dell'istituto per la ricerca politica del Northwestern, è che la crescente partecipazione e istruzione della forza lavoro femminile sono alla base dell'aumento della loro competenza percepita, anche se resta la segregazione professionale. In particolare, le donne sono concentrate in occupazioni che premiano le abilità sociali o offrono un contributo alla società. E quasi mai viene affidata loro la leadesrhip»
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Il Messaggero