L' astrofisica angloamericana Margaret Burbidge, autrice di scoperte fondamentali sulla natura delle stelle e delle galassie, che ha contribuito a diffondere l'idea che...
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L'annuncio della scomparsa, avvenuta domenica scorsa, è stato dato dall'Università della California di San Diego, di cui era professoressa emerita di astronomia e fisica. «È deceduta in pace, con la sua famiglia al suo capezzale, per le complicazioni occorse dopo una caduta accidentale in casa», ha fatto sapere l'ateneo californiano, che la ricorda come «Lady Stardust» (signora della polvere di stelle), perché ha rivoluzionato «la scienza con le sue intuizioni sulla natura e sul comportamento delle stelle».
Nata Eleanor Margaret Peachey il 12 agosto 1919, a Davenport, in Inghilterra, alla fine degli anni '40 si sposò con il rinomato fisico britannico Geoffrey Burbidge e nel 1955 si era trasferita negli Usa. Nel 1957 i coniugi Burbidge, l'astronomo inglese Fred Hoyle e il fisico statunitense William Fowler pubblicarono un celebre articolo sulla nucleosintesi stellare, «Synthesis of the Elements in Stars» (Sintesi degli elementi in una stella), che divenne famoso con una sigla composta dalle iniziali dei suoi autori, quasi fosse una formula chimica, B2FH. Fred Hoyle e il marito di Margaret, Geoffrey Burbidge, sono noti per la loro teoria cosmologica non convenzionale che contraddice apertamente la teoria del Big Bang, mentre William Fowler condivise il Premio Nobel per la fisica nel 1983 per i suoi studi teorici e sperimentali sulla nucleosintesi.
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Direttore Osservatorio di Greenwich. Margaret Burbidge è stata la prima donna ad essere nominata direttore dell'Osservatorio di Greenwich (1950-51) e ha dato contributi notevoli alla teoria dei quasar (oggetti quasi-stellari), alle misure della rotazione e delle masse di galassie e alla comprensione di come gli elementi chimici si formano nelle profondità delle stelle attraverso la fusione nucleare. Burbidge ha anche sostenuto la lotta per le pari opportunità per le donne nella scienza.
Il Messaggero