A chi fischi? #fischialcane! Per una volta il web non è utlizzato per amplificare le parole degli odiatori ma per aprire un nuovo fronte contro gli stereotipi di genere e...
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Milano, avvicina ragazza di 19 anni in strada e la stupra, passanti danno l'allarme: arrestato
«Questi comportamenti umiliano e mortificano ogni giorno donne che non possono sentirsi libere di camminare da sole per strada - spiega l'attrice -
Creo questa petizione perché, dopo aver documentato su Instagram lo sfogo su una molestia verbale subita, ho ricevuto innumerevoli messaggi da donne indignate che subiscono questi abusi. Alcune non hanno il coraggio di reagire e coloro che lo fanno vengono zittite con la giustificazione "è un complimento"».
Ma un complimento non prevede la volgarità, e, anche se ci sarà chi vede in questa petizione una estremizzazione, in realtà ci sono paesi in cui questi comportamenti sono già stata sanzionati. Per questo «chiedo a nome mio e di tutte le donne che si sentono offese a essere giudicate per strada in maniera volgare, di fare come la Francia, il Belgio, il Portogallo: rendere le molestie di strada (fischi inclusi) reato», prosegue l'attrice che si fa paladina dell'appello affinchè venga approvata una legge che punisca i responsabili di queste umiliazioni.
«Non troviamo accettabile che in Italia il generico reato di molestie «sia punibile con un’ammenda. Siamo stanche di non sentirci sicure, libere, perché certi abusi ancora vengono giustificati come se fossero "complimenti"», conclude.
A chi fischi, dunque? #fischialcane! E in una settimana Badalamenti ha trovato altre 16mila donne che la pensano come lei. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero