«A chi fischi? #fischialcane!»: petizione online per dire basta alle molestie per strada

«A chi fischi? #fischialcane!»: petizione online per dire basta alle molestie per strada
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Martedì 8 Ottobre 2019, 12:44

A chi fischi? #fischialcane! Per una volta il web non è utlizzato per amplificare le parole degli odiatori ma per aprire un nuovo fronte contro gli stereotipi di genere e la violenza verbale. A lanciare una petizione su change.org  è stata l'attrice, pubblicitaria, protagonista di videoclip girati con musicisti internazionali Queralt Badalamenti e l'ha rivolta alla ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti. Basta subire per strada apprezzamenti volgari, fischi e bacetti. Non è come ricevere un complimento, anche quelli sono atteggiamenti stereotipati: c'è un uomo che giudica una donna e le dà un valore in base all'aspetto fisico. Un atteggiamento che indica di per se stesso la mentalità che vi sta dietro.

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«Questi comportamenti umiliano e mortificano ogni giorno donne che non possono sentirsi libere di camminare da sole per strada - spiega l'attrice -
Creo questa petizione perché, dopo aver documentato su Instagram lo sfogo su una molestia verbale subita, ho ricevuto innumerevoli messaggi da donne indignate che subiscono questi abusi. Alcune non hanno il coraggio di reagire e coloro che lo fanno vengono zittite con la giustificazione "è un complimento"».
Ma un complimento non prevede la volgarità, e, anche se ci sarà chi vede in questa petizione una estremizzazione, in realtà ci sono paesi in cui questi comportamenti sono già stata sanzionati. Per questo «chiedo a nome mio e di tutte le donne che si sentono offese a essere giudicate per strada in maniera volgare, di fare come la Francia, il Belgio, il Portogallo: rendere le molestie di strada (fischi inclusi) reato», prosegue l'attrice che si fa paladina dell'appello affinchè venga approvata una legge che punisca i responsabili di queste umiliazioni.

«Non troviamo accettabile che in Italia il generico reato di molestie «sia punibile con un’ammenda. Siamo stanche di non sentirci sicure, libere, perché certi abusi ancora vengono giustificati come se fossero "complimenti"», conclude.
A chi fischi, dunque? #fischialcane! E in una settimana Badalamenti ha trovato altre 16mila donne che la pensano come lei. 

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