Madonna compie 61 anni e continua a fare Madonna. La popstar che sulla provocazione ha costruito parte del suo successo in questi giorni posta su Instagram foto delle prove...
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In Italia se ne parla poco di "ageismo", un termine coniato dal gerentologo e psichiatra americano Robert Neil Butler per indicare l'atteggiamento di discriminazione e pregiudizio nei confronti di persone o gruppi in base alle età. Prime vittime, le donne oltre i 50. Fatte fuori perché troppo vecchie, che siano persone qualunque o star. L'attrice Kristin Scott Thomas, 59 anni, ha confessato di sentirsi trasparente sul tappeto rosso. Nicole Kidman ritirando un premio lo scorso anno per la sua interpretazione di Celeste Wright in Big Little Lies ha attaccato l'ageism così diffuso sul grande schermo.
Madonna ancora più diretta in occasione dell'uscita del suo ultimo album, Madame X. «Le persone hanno sempre cercato di zittirmi per una ragione o per l'altra. Non sono abbastanza carina, non canto abbastanza bene, non ho abbastanza talento. Ora non sono abbastanza giovane. Mi sto scontrando con l'ageismo, mi puniscono per aver compiuto sessant'anni», ha scritto su Twitter.
In un'intervista a Vanity Fair nel 2015 la regina del pop aveva parlato di razzismo. «Non c’è differenza tra l’ageism e il razzismo o l’omofobia. La causa è sempre la scarsa conoscenza, l’ignoranza che crea paura e la paura che genera la voglia di distruggere con la critica. Che senso ha? Fatemi vedere il manuale che dice come comportarsi a una certa età. A me non risulta che esista». E su la gonna rossa, anche a 61 anni.
«Ma che male c'è ad avere la propria età qualunque essa sia?», la scrittrice e attivista americana Ashton Applewhite rivendica l'age-pride nel suo saggio “Il bello dell'età”. E la scrittrice Lidia Ravera dirige per Giunti una collana intitolata “Terzo tempo”, dedicata agli ultrassentantenni. Ma chi può dirmi che non ho più l'età? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero