Junior Cally sessista? «Assolutamente no. É contro la violenza sulle donne», replica l'ufficio stampa del rapper che sarà a Sanremo alle...
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Myss Keta risponde alla frase sessista di Amadeus: «Il posto di una donna è davanti a un uomo»
E tutte quelle parole piene odio nei suoi testi, «l'ho ammazzata, le ho strappato la borsa», quegli insulti e quelle minacce «si chiama Gioia perché fa la tr...», «puttana qua non esci viva», «queste puttane con le Lelly Kelly»?. Non sono per caso sessiste? «É la grammatica del rap - spiega il management di Cally - l’arte può avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell'artista».
Junior Cally, a Sanremo il rapper che nelle sue canzoni insulta le donne
Il pensiero dell'artista con la maschera si conosce poco. E non è quello sotto accusa, ci mancherebbe. Sarebbe come dire che Tarantino o Kubrick sono dei violenti per via di alcune scene forti dei film. Qui si parla di testi di canzoni e niente più. «Altri fanno peggio», è la risposta dell'ufficio stampa della star dell'hip hop, cento milioni di streamin e oltre 380mila follower su Instagram. «Volendo rimanere circoscritti al Festival di Sanremo, molti artisti che hanno calcato il palco dell’Ariston hanno usato frasi più che esplicite: "È andata a casa con il negro la tr...” o “Ti taglio la gola...ti taglio la gola....appena ti prendo da sola ti taglio la gola!!!" oppure “Sei più bella vestita di lividi”. O ancora: "Bella stronza, che hai chiamato la volante quella notte...
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Insomma, ad essere sessista non è Junior Cally e nemmeno le sue canzoni. Sessista, semmai, è il festival di Sanremo che da sempre - e anche quest'anno, nonostante le intenzioni - maltratta le donne. Il festival-harem schiera dieci donne sul palco e poi le lascia insultare, pure con le rime.
Il fatto è, sostiene il rapper, che la musica con tutta questa polemica c'entra poco. O meglio si usa la musica per far polemica politica. Nessun accenno alle canzoni di Cally e al loro contenuto finché non si è saputo che il testo che porta a Sanremo “No grazie” è antisovranista. Ecco la ragione, attacca lil management dell'artista, di queste accuse. «Non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne e il sessismo non c'entrano nulla. Due sono le cose: o si accetta l’arte del rap, e probabilmente l’arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un’ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano».
Sanremo 2020, gaffe sessista di Amadeus? Lui sbotta su Instagram dopo le polemiche Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero