Israele espelle le badanti filippine che hanno figli

La protesta delle mamme filippine
Via da Israele le badanti filippine con figli. Nelle ultime settimane, su istruzione del ministero degli interni, decine di badanti filippine sono diventate delle ricercate dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Via da Israele le badanti filippine con figli. Nelle ultime settimane, su istruzione del ministero degli interni, decine di badanti filippine sono diventate delle ricercate dalla polizia pronta all'espulsione immediata per una regola contrattuale, finora non osservata, che prevede che non abbiano gravidanze. Una clausola che, nel caso di parto, stabilisce che queste donne lascino, con i figli, il paese entro tre mesi. Una vicenda che sta scuotendo l'opinione pubblica.

La vicenda più eclatante è avvenuta domenica quando Rosemary Peres ed il figlio Rohan hanno appreso che la Corte Suprema aveva respinto il loro appello. Nel giro di un'ora sono stati condotti verso un aereo in partenza. Ma Rosemary ha opposto resistenza fisica e madre e figlio sono stati chiusi in una stazione di polizia. Ancora non sa se è riuscita a impedire l'espulsione. E forse conta sul fatto che, di norma, i comandanti degli aerei si rifiutano di accettare a bordo passeggeri forzati a salire.
All'origine della vicenda - spiega il giornale economico The Marker - vi sono contratti molto severi che le badanti hanno spesso sottoscritto, pur di lavorare in Israele. Essi precisano che durante il soggiorno in Israele è vietato loro restare incinte e che, se partoriscono, devono lasciare il Paese entro tre mesi. Il loro permesso di lavoro è limitato a cinque anni. Rosemary è da 20 anni in Israele, il figlio ha 13 anni. E in base alle regole contrattuali nessun tribunale può dargli ragione. «C'è la legge in senso stretto, ma c'è anche una legge del cuore che deve prevalere» ha esclamato lo scrittore Yehoshua Sobol, alla radio pubblica. «Ma cosa si voleva? Che non amassero mai? Sono leggi da Sodoma. Siamo tornati all'Inquisizione».

In Israele - precisa The Marker - ci sono oggi 57 mila badanti. Fra di loro, la metà delle donne hanno meno di 40 anni. I loro visti di lavoro sono estesi anche oltre i cinque anni massimi perchè - secondo il giornale - esse sono essenziali per il sostegno degli anziani nelle loro abitazioni. Infatti la manodopera israeliana scarseggia, ed è molto più costosa. In teoria, secondo l'ex presidentessa della Corte Suprema Dorit Beinish, il ministero degli interni potrebbe escogitare un provvedimento di clemenza verso le 36 badanti filippine ed i loro 50 figli. Ma se si creasse un precedente - ha avvertito nei giorni scorsi Israel ha-Yom, un giornale vicino al governo - potrebbe essere sfruttato da diverse migliaia di bambini di migranti africani entrati (diversamente dalla filippine) in maniera del tutto illegale in Israele. Attualmente due altri madri filippine hanno fatto ricorso contro le espulsioni. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero