«Abbiamo trovato una soluzione per aumentare il tasso di natalità. Arriva dalle infermiere dell'unità pediatrica del Vall d'Hebron Campus: per ora...
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Sono infermiere, ausiliarie, che lavorano insieme in un'area particolarmente delicata del campus di Vall d'Hebron. In questa struttura ospedaliera spagnola, queste donne si prendono cura ogni giorni di neonati e di bambini. Ma anche dei loro genitori, spesso protagonisti di un dolore intraducibile: «Ci sono giorni che non sono facili. Come quando ti stai prendendo cura di un bambino di 24, 25 settimane, lo guardi e ti guardi.... e allo stesso tempo devi dare un supporto emotivo alle famiglie». Sandra Cristóbal, giunta alla sua 18esima settimana di gravidanza, parla a L'Avanguardia e racconta la sua personale esperienza. Una professionista in dolce attesa proprio in un'ospedale infantile, come la sua collega Anna Gros: «Molte volte sono le mamme che, nel pieno della loro angoscia, ci parlano e ci danno dei consigli. Siamo noi a prenderci cura di loro, ma non possiamo non ascoltare ciò che ci dicono». «Il lavoro è il lavoro, cerchi sempre di separarlo dalla tua vita personale. Ma questo tipo di mestiere ci permette di monitorare attentamente le nostre gravidanze - conclude Anna Gross - facendo tutti i test necessari» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero