Associazioni e centri antiviolenza sospendono la mobilitazione del 28 settembre contro il Ddl Pillon, ci aspettiamo che il nuovo governo lo ritiri

Associazioni e centri antiviolenza sospendono la mobilitazione del 28 settembre contro il Ddl Pillon, ci aspettiamo che il nuovo governo lo ritiri
Le associazioni femminili, i centri antiviolenza, le organizzazioni  e le donne che avevano promosso la mobilitazione del 28 settembre contro il Ddl Pillon e gli altri...

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Le associazioni femminili, i centri antiviolenza, le organizzazioni  e le donne che avevano promosso la mobilitazione del 28 settembre contro il Ddl Pillon e gli altri disegni di legge collegati depongono momentaneamente le armi. Annunciando che la mobilitazione è «sospesa. Sospesa, ma non annullata».

Affido condiviso, Ddl Pillon archiviato ma a settembre ci sarà un secondo testo (sempre di Pillon)
All'origine del ripensamento l'arrivo del nuovo governo. «Anche se il cambio della compagine governativa e alcune dichiarazioni relative all’accantonamento di tutti i disegni di legge sulla modifica del diritto di famiglia a svantaggio dei diritti di donne e bambini non bastano. Il Ddl Pillon e collegati devono essere tutti ritirati».
In piazza contro il ddl Pillon, il 28 settembre manifestazione nazionale dei movimenti femminili
Le associazioni mettono ancora una volta in luce che le donne sono «esposte al femminicidio, alla violenza maschile e a quella istituzionale, che incontrano limiti all'autodeterminazione delle scelte riproduttive, restano sostanzialmente espulse dal mercato del lavoro e vivono diverse condizioni di sfruttamento del loro tempo e della loro vita. La mobilitazione permanente dunque - si legge in un comunicato firmato da decine di associazioni - serve per vigilare affinché non si torni indietro sui diritti e le libertà acquisiti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero