Sembravano essere fatte su misura per il movimento #MeToo. In realtà le t-shirt "Girls on top" sono state lanciata mesi prima che le donne nel cinema...
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Così è nato il progetto "Girls on Tops": nomi di attrici femminili scritti nero su bianco, saltuariamente anche in rosso (se protagoniste di combat movie e horror), e solo un caso oro (se leggenda soprattutto per un ruolo: Carrie Fischer/Principessa Leila). Del resto i riferimenti sono altissimi: la t-shirt New York Herald Tribune indossata da Jean Seberg in Fino all‘ultimo respiro di Jean-Luc Godard, 1960; e la maglietta politica di Katharine Hamnett: un classico anti sistema anni Ottanta. Alla prova del mercato, durante il Bechdel Test Fest(ival), le magliette di Girls on Tops non andarono molto bene. Per vendere lo stock ci vollero i social.
Poi arrivò il contributo di qualche celebrities: Tracy Letts, membro del cast di Lady Bird, ha sfoggiato con orgoglio la sua T-shirt Greta Gerwig al Festival internazionale del cinema di Toronto; La stessa Gerwig ha indossato una maglietta Agnès Varda per una rivista creando così un interesse diffuso su chi l’avesse prodotta. E le Girls on top sono diventate un must have,
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Il Messaggero