«Una violenza sulle donne», va ritirato subito. Valanga di reazioni indignate, anche da parte di esponenti politici, sul gioco da...
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«Non c'è niente di divertente nella vita di una donna sfruttata e obbligata a vendere il proprio corpo. Non c'è niente di vincente in uomini che schiavizzano quelle donne e alimentano i traffici della criminalità organizzata. Mi auguro che il gioco venga ritirato subito e si interrompa questa vergogna», scrive su Facebook Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva.
«Che piega sta prendendo il mondo? - twitta Noja - In un nuovo gioco ci si diverte a fare i papponi. Non si scherza sulla piaga dello sfruttamento della prostituzione».
E l'onorevole Fiano su Facebook: «Si sta impazzendo veramente, un gioco per gestire le prostiture e diventare papponi. E non parlatemi di ironia».
In pratica in Squillo ogni giocatore interpreta il ruolo di sfruttatore di prostitute. Il compito di ognuno è «gestire le escort, le battone di strada (sic) e giovani promesse. Ognuna di queste - si legge nelle regole - ha una propria particolarità, parcella e ricavato finale in caso di affari non andati a buon fine, e nel caso la successiva vendita degli organi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero