I servizi sanitari dell'Irlanda del Nord continuano a trattare la disforia di genere, e quindi le persone trans come una malattia e e malati. E da un anno il servizio non...
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Amnesty da tempo ha avviato una campagna in sostegno delle persone trans. Murray, direttore esecutivo di Transgender NI, ha avvertito che molte persone trans si stanno rivolgendo a «automedicazione non regolamentata per disperazione» mentre i tempi di attesa nelle liste del Servizio sanitaio nazionale aumentano. Sono costretti anche a »cure sanitarie private molto costose. Le vite vengono messe in attesa, i sogni vengono messi da parte e la sofferenza viene lasciata andare. Da giugno dello scorso anno la disforia di genere non è più tratta come una malattia, ma viene definita "una condizione».
Ogni anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica l'International Classification of Diseases (ICD) e la "gender incongruence" è stata rimossa dai disturbi mentali.
«I servizi sanitari per le persone trans nel Regno Unito e in Irlanda si sono sviluppati durante la criminalizzazione dell'omosessualità, dove l'identità trans è stata vista come una grave malattia mentale ed è stata trattata con elettroshock forzato e istituzionalizzazione - ha detto l'attivista nel suo discorso il 30 giugno a Belfast - I servizi sanitari che vediamo oggi sono un'eco di quel passato oscuro e le loro valutazioni invasive, l'insistenza sulla conformità agli stereotipi di genere e il continuo trattamento dell'essere trans come condizione di salute mentale danneggiano le nostre comunità, giovani e vecchi».
Il 3 agosto si è svolto il Belfast Pride e il sindaco ha issato la bandiera arcobaleno. Nella foto il sindaco con l'attore e attivista Ian Mc Kellen.
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Il Messaggero