Grande mobilitazione nazionale, nonostante le minacce (nemmeno troppo velate) da parte di alcuni imprenditori, alle donne che in tutta la Svizzera si sono mobilitate per chiedere...
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A Losanna, dove sono scese in strada centinaia di persone, il celebre guardiano della cattedrale che annuncia l'ora alla città, stamattina è stato sostituito da alcune "guardiane". Una azione simbolica per ribadire che è “arrivato il tempo dei cambiamenti”. In più di 600 anni di storia, è stata la prima volta che a scandire le ore dalla cima del campanile sono state delle donne le quali si sono alternate fino al mattino. In piazza della Riponne, cuore pulsante della cittadina elvetica, è poi stato acceso un falò, dove sono stati bruciati oggetti simbolici.
A Basilea il marchio dello sciopero è stato proiettato sulla torre Roche, più alto grattacielo della Svizzera. Per una serie di accordi presi la mobilitazione è decentralizzata, e in ogni area avrà un tema specifico. Tutte le donne della Svizzera sono invitate a smettere di lavorare alle 15.24, quando - secondo le statistiche sul divario salariale tra donne uomini - avranno terminato il tempo di lavoro retribuito su una giornata di 8 ore per cominciare a lavorare gratis.
La data del 14 giugno non è stata scelta a caso. Si riferisce alla votazione federale del 14 giugno 1981 che ha accolto l'articolo costituzionale sulla parità tra donne e uomini. Dieci anni dopo, il 14 giugno 1991, le donne svizzere hanno già scioperato coinvolgendo 500.000 persone in tutta la Svizzera. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero