A Losanna lo sciopero delle donne rompe il tabù, sulla torre per la prima volta in 600 anni una guardiana

A Losanna lo sciopero delle donne rompe il tabù, sulla torre per la prima volta in 600 anni una guardiana
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Venerdì 14 Giugno 2019, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 14:09

Grande mobilitazione nazionale, nonostante le minacce (nemmeno troppo velate) da parte di alcuni imprenditori, alle donne che in tutta la Svizzera si sono mobilitate per chiedere maggiori tutele, parità di stipendi, avere le stesse possibilità dei colleghi maschi di fare carriera, la messa al bando delle differenze di genere. Losanna, Lucerna, Zurigo, Berna, Ginevra, Lugano. In ogni cantone ci sono cortei.

A Losanna, dove sono scese in strada centinaia di persone, il celebre guardiano della cattedrale che annuncia l'ora alla città, stamattina è stato sostituito da alcune "guardiane". Una azione simbolica per ribadire che è “arrivato il tempo dei cambiamenti”. In più di 600 anni di storia, è stata la prima volta che a scandire le ore dalla cima del campanile sono state delle donne le quali si sono alternate fino al mattino. In piazza della Riponne, cuore pulsante della cittadina elvetica, è poi stato acceso un falò, dove sono stati bruciati oggetti simbolici.

A Basilea il marchio dello sciopero è stato proiettato sulla torre Roche, più alto grattacielo della Svizzera. Per una serie di accordi presi la mobilitazione è decentralizzata, e in ogni area avrà un tema specifico. Tutte le donne della Svizzera sono invitate a smettere di lavorare alle 15.24, quando - secondo le statistiche sul divario salariale tra donne uomini - avranno terminato il tempo di lavoro retribuito su una giornata di 8 ore per cominciare a lavorare gratis.

La data del 14 giugno non è stata scelta a caso. Si riferisce alla votazione federale del 14 giugno 1981 che ha accolto l'articolo costituzionale sulla parità tra donne e uomini. Dieci anni dopo, il 14 giugno 1991, le donne svizzere hanno già scioperato coinvolgendo 500.000 persone in tutta la Svizzera.

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