Istat: «Più donne che uomini nelle attività a rischio»

Istat: «Più donne che uomini nelle attività a rischio»
Più donne che uomini nei lavori a rischio. La conferma arriva dall'Istat. «Sulla base della classificazione fornita dall'Inail sui diversi gradi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Più donne che uomini nei lavori a rischio. La conferma arriva dall'Istat. «Sulla base della classificazione fornita dall'Inail sui diversi gradi di rischiosità dei settori in cui operano, emerge che gli occupati uomini nel 62,9% dei casi lavorano in settori a basso rischio, contro il 37% delle donne». Così il direttore del dipartimento per la produzione statistica dell'Istat, Roberto Monducci, in audizione sul Def. 


Coronavirus, con la pandemia il lavoro delle donne è diventato il più essenziale

Le donne più esposte al rischio: nel mondo il 70% degli infermieri è di sesso femminile

«I lavoratori che operano nei settori aperti (quelli ancora attivi, ndr) sono molto anziani rispetto alla media, elemento di qualche interesse per le politiche di riapertura», aggiunge il direttore Monducci. Infatti si spiega: «La quota di occupati nei settori sospesi risulta più bassa all'aumentare dell'età del lavoratore: si passa dal 48,2% degli under24 (circa 522 mila lavoratori) al 24,5% tra gli over55 (1 milione 261 mila)».


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero