Una donna su tre in Europa ha ereditato il recettore del progesterone dai Neanderthal, una mutazione genetica associata a un aumento della fertilita' e a un minore rischio di...
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«Il recettore del progesterone e' un esempio di come le mutazioni genetiche favorevoli introdotte grazie al mescolamento dei Sapiens con i Neanderthal possano avere effetti riscontrabili oggi» spiega Hugo Zeberg del Dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institutet, spiegando che il progesterone e' un ormone che svolge un ruolo fondamentale nel ciclo mestruale e in gravidanza.
Gli scienziati hanno spiegato che studiando i dati della bio-banca relativi a oltre 450 mila partecipanti, un terzo delle 244 mila donne considerate sembra aver ereditato il recettore del progesterone dal patrimonio genetico dei Neanderthal, il 29 per cento in copia singola e il 3 per cento in due copie.
Questo significa che la percentuale di donne che ha ereditato questo gene e' circa dieci volte maggiore rispetto alla maggior parte delle mutazioni genetiche acquisite dai nostri antenati. Questi risultati suggeriscono che il recettore abbia un effetto favorevole sulla fertilita'. Le donne con questa mutazione tendono ad avere piu' figli, meno emorragie all'inizio della gravidanza e meno aborti spontanei. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero