Per un italiano su cinque le donne dovrebbero restare a casa per prendersi cura dei figli. Nell'80 per cento dei casi sono comunque le donne a farsi completamente carico di...
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Il sondaggio è stato presentato questa mattina al Senato della Repubblica, in occasione dell’evento dedicato al primo anno di DireDonne. “Buone notizie Più voce alle donne” è il titolo dell’appuntamento, promosso su iniziativa della vicepresidente del Senato Anna Rossomando e dell’onorevole Sandra Zampa. A commentare i risultati, il sottosegretario all’editoria, Andrea Martella, e i giornalisti Laura Cannavò, Gianni Riotta, Simona Sala, Ilaria Sotis e il direttore di Dire, Nico Perrone.
Famiglia. Secondo i dati, le donne lavorano molto più degli uomini se si somma all’impegno professionale anche la cura della casa e dei figli che occupa un tempo pari a 6 ore e 15 minuti al giorno. Nell’81,9% dei casi, infatti, è la madre a farsi carico del lavoro familiare. La percentuale dei padri che si occupano di casa e figli è del 6, 8 per cento, percentuale che cambia in base alla fascia di età. Quasi un italiano su cinque (19,1%) pensa che le donne dovrebbero stare a casa per prendersi cura della famiglia, un dato piuttosto omogeneo da nord a sud, che cresce però all’aumentare dell’età (28,5% degli ultrasessantacinquenni) e diminuisce tra chi ha titoli di studio più elevati (8,6%).
Stipendi. Dal punto di vista del gender pay gap (divario retributivo di genere) le donne, a parità di ruolo, guadagnano meno per il 39,7% degli intervistati, convinzione radicata soprattutto nel campione femminile (54,6%). Per il 56%, invece, hanno più o meno lo stesso guadagno dei colleghi, opinione diffusa, ancora una volta, soprattutto tra gli uomini (69,9%).
Media. Per il 31,8% degli italiani le donne continuano ad essere meno valorizzate nel mondo dell’informazione, nonostante il 68% ritenga che abbiano una capacità specifica e una lettura interpretativa della realtà diversa dagli uomini. Il 63,1% ritiene che giornaliste, conduttrici e professioniste dell’informazione abbiano ruoli analoghi a quelli dei loro colleghi, ma solo il 51,2% delle donne ritiene che sia così contro il 76,1% degli uomini. Il 51,8% degli italiani, poi, crede che non cambierebbe nulla se le donne avessero ruoli importanti nel mondo dell’informazione, tesi sostenuta dal 63,3% degli uomini.
Politica. Oltre i 16 milioni di italiani sono convinti che le donne siano penalizzate in politica e sono 4 italiani su 10 a pensare che le cose andrebbero meglio se ci fossero più donne con ruoli importanti. Un dato che sostengono gli uomini per un 20%, contro il 58,3% delle donne. Per ben 24 milioni di italiani non cambierebbe nulla e anche questa volta la convinzione è più radicata tra gli uomini (64,2%) che tra donne (36,1%).
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«C’è un grande lavoro da fare affinchè le donne abbiano ruoli importanti nel mondo delle professioni e anche in quello dell’informazione e ci sarà bisogno di anni.
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Il Messaggero