L’impatto sull’economia delle misure adottate per contrastare l’emergenza del Coronavirus produrrà un ulteriore aumento del gap gender nel Paese....
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«Dalle nostre socie coinvolte in prima persona nelle azioni di contenimento della diffusione del virus e negli organismi deputati alla gestione dell’emergenza viene una testimonianza forte di impegno ma allo stesso tempo una richiesta di maggior sostegno da parte delle istituzioni» affermano.
Nella parità tra uomo e donna, già prima di questa nuova crisi l’Italia era al 76 posto su 153 paesi secondo i dati del Global Gender Gap Report 2020. In Italia lavora meno di una donna su due (il 48,9%) ma il dato allarmante riguarda il peggioramento della qualità del lavoro delle donne, come ha ricordato di recente l’Istat. Precarietà, crescita del part time involontario e, paradossalmente, sovraistruzione gli elementi che aggravano il gap gender.
La percentuale di donne che lavora a tempo determinato ha raggiunto nella media dei primi tre trimestri 2019 il 17,3%, mentre le donne in part time sono ormai un terzo contro l’8,7% degli uomini.
Il turismo è uno dei settori di maggiore occupazione per le donne. Con le disdette che stanno arrivando in questi giorni e che portano previsioni disastrose per tutto il comparto, le donne saranno ulteriormente penalizzate. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero