In Italia c'è una donna dietro la finanza sociale ad impatto. Nella prossima legge di stabilità troveranno finalmente spazio uno o due fondi nazionali che...
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Si tratta di un progetto innovativo ma praticato con successo all'estero, soprattutto nel mondo anglosassone, dove si sperimenta la bontà della connessione tra capitali privati e obiettivi legati alla sostenibilità sociale, rafforzando forme di partenariato tra pubblico e privato.
Giovanni Melandri che da anni lavora sulla finanza ad impatto sociale ieri ha organizzato un incontro a Palazzo Chigi, tra il premier Giuseppe Conte e il leader del Movimento impact, sir Ronald Cohen, il finanziere londinese promotore di Big Society Capital e presidente del GSG, Global Steering Group for Impact Investment, una rete internazionale che tiene insieme tutti i protagonisti del mondo della finanza a impatto sociale.
La Melandri è membro del Board of Trustees del GSG, di cui fanno parte tutte le realtà nazionali (banche e fondazioni, associazioni e realtà del mondo cooperativo).
Durante l'incontro a Palazzo Chigi sir Coehn ha illustrato al premier Conte in cosa consiste la finanza a impatto sociale e dove al momento viene applicata con successo, in tutto 23 paesi nel mondo. IN pratica vengono emessi fondi che prevedono il coinvolgimento di investitori privati disponibili a mobilitare risorse a favore di politiche stabilite di concerto col Governo, nel settore delle politiche sociali.
Gli investitori anticipano le risorse al posto dello Stato su progetti-pilota e ricevono indietro i capitali e il rendimento legato all’investimento solo in caso di successo delle politiche e quindi del raggiungimento dell’obiettivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero