Gender gap nella tecnologia, il coding per le ragazze può diventare uno strumento di libertà e l'occasione per progettare un futuro diverso. Proprio a loro...
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La scienziata: «L'Intelligenza artificiale è materia per ragazze»
Secondo il recente rapporto “The future of women at work” del McKinsey Global Institute, entro il 2030 fra i 40 e i 160 milioni di donne dovranno pensare a una nuova occupazione oppure riqualificare le proprie competenze in ambito tecnologico per non rimanere escluse definitivamente dal mondo del lavoro. A oggi però è donna soltanto il 20% dei lavoratori nella scienza e nella tecnologia e il 35% degli studenti di discipline Stem. Dopo aver raggiunto nel 2018 oltre 6.000 studentesse, il programma lancia una nuova sfida a centocinquanta Coding Girls delle scuole superiori che entro l'anno dovranno formare 10.000 coetanee. Dal 5 al 22 novembre, guidate dalle coach americane Anthonette Peña e Emily Bradford, esperte di Computer Science, le giovani programmatrici saranno protagoniste di una staffetta formativa in oltre 60 scuole di 14 città italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Pistoia, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, e Trieste. Oggi l'associazione coordina 25 hub nelle scuole e coinvolge studentesse e ricercatrici di 13 atenei italiani in attività di mentoring e role modelling per le più giovani. In collaborazione con il programma “Ambizione Italia per la scuola”, promosso da Microsoft Italia, le giovani studentesse scoprono anche nuove opportunità professionali legate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. A Torino la collaborazione con la Compagnia di San Paolo trasforma Coding Girls in un progetto cittadino triennale, per orientare e valutare i percorsi formativi e professionali di 600 ragazze da 13 a 19 anni. Intanto dal 5 al 20 ottobre le Coding Girls sono protagoniste nelle loro scuole della settima edizione di Code Week.
Poche donne nell'informatica
«Trasferimento tecnologico e innovazione sono fattori chiave per la crescita economica - commenta Lewis M.
«Iniziative tipo Coding Girls che, come Microsoft sosteniamo da anni - dice Barbara Cominelli, direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia - sono indispensabili per sensibilizzare i giovani sui benefici delle nuove tecnologie e soprattutto per aiutare le ragazze a comprendere che intraprendere una carriera scolastica e professionale in ambito scientifico è alla loro portata per costruirsi un futuro migliore e contribuire a cambiare il mondo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero