Al via la raccolta di fondi per acquistare lo stabile che ospita «Lucha y Siesta», il centro anti-violenza al Tuscolano a rischio sfratto. Le donne che ogni giorno...
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Il problema, lamentano, «è il silenzio del Comune: è un anno e mezzo che chiediamo di salvare questa esperienza e che chiediamo risposte ma abbiamo ricevuto silenzio. Non sappiamo neanche come verrà messo all'asta questo immobile». Intanto è già partita la campagna di raccolta fondi e contemporaneamente è stato elaborato un progetto di ampliamento per migliorare la struttura e regolarizzare tutte le situazioni pendenti che l'occupazione ha creato. Ad aprire l'assemblea di sabato mattina è stato un messaggio inviato dagli artisti e le artiste autori della performance “Vendesi Roma” pensata proprio in difesa di «Lucha y Siesta»: «Questa realtà è un modello unico contro la violenza sulle donne. Vogliamo vivere in un mondo bello come quello che cercate di costruire. Lotteremo insieme a voi».
L'associazione dal 2008 ha offerto ospitalità a oltre 1.200 donne vittime di violenza. L’ultima lettera del Comune fissa al 15 settembre la data in cui verranno staccate le utenze alla Casa. Per sostenere la lotta delle attiviste un artista ha deciso mercoledì notte di proiettare la scritta «Vendesi» su monumenti come la Piramide, la Bocca della Verità e il Pantheon. Le foto sono state condivise su Twitter accompagnate dall’hashtag #vendesiroma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero