Bebe Vio è la nuova Barbie: «Credete sempre nei sogni. La parola impossibile non esiste»

Un modello positivo da seguire. Da imitare. E da cui imparare. Per questo Bebe Vio è la nuova Barbie pensata da Mattel. Nell’anno delle celebrazioni per il il 60°...

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Un modello positivo da seguire. Da imitare. E da cui imparare. Per questo Bebe Vio è la nuova Barbie pensata da Mattel. Nell’anno delle celebrazioni per il il 60° anniversario dalla nascita della fashion doll più famosa al mondo, la campionessa paralimpica mondiale, che Jovanotti chiama “ragazza magica”, diventa Barbie One of a kind. In copia unica, stesse sembianze e stesso spirito. «Tira fuori il meglio di te. E vai. Non ti fermare - dice Bebe Vio durante la presentazione della sua Barbie al quartiere generale di Mattel di Milano - Niente è impossibile. Bisogna sognare in grande e non arrendersi. Bisogna trovare tutte le strade possibili». Un messaggio in linea con il programma “Shero” di Mattel nato per aiutare le bambine a credere nel proprio talento e a immaginare come possibile il loro futuro, attraverso l’esempio di donne di ieri e di oggi di diversi background.


Barbie, in un libro le storie di sessanta italiane straordinarie per colmare il "Dream Gap"
 
In Italia le celebrazioni per il 60esimo compleanno di Barbie sono iniziate a marzo scorso, partendo con la riproduzione della chef stellata Rosanna Marziale, della cantante Elisa, dell’astrofisica Sandra Savaglio, e della stilista Alberta Ferretti. L’obiettivo di Barbie è il “Dream Gap”, quel fenomeno - spiegano da Mattel - “che si verifica nelle bambine intorno ai 5 anni e che le porta a perdere fiducia nelle proprie capacità. Infatti, a dispetto dei loro coetanei di sesso maschile, intorno a quest’età le bambine smettono di credere di poter intraprendere alcune carriere”. Così la campagna promossa da Mattel di #ChiudiamoIlDreamGap al fine di sensibilizzare famiglia, scuola e società su questo argomento. Come afferma Ruth Handler, creatrice di Barbie e coo-fondatrice di Mattel: “Ad ispirarmi nella creazione di Barbie è stata la volontà che, attraverso la bambola, le bambine potessero immaginare di essere tutto ciò che desiderano”. 

E Bebe Vio, promotrice dell’Associazione art4sport ONLUS, lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto, non è che l’esempio migliore e tanto attuale. Esempio di vita. Sempre con il suo motto del «crederci tantissimo. La parola impossibile non esiste». 

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Il Messaggero