Macerata, slot e mania del gioco, l'esperto: «Vogliono vincere perché hanno perso qualcosa»

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MACERATA - Dipendenza da gioco d’azzardo, è allarme: «Ad oggi abbiamo avuto 60 utenti in trattamento a Macerata e 30 a Camerino, nessun minore, tutti dai 25 anni in su, ma c’è un dato sommerso che coinvolge anche i più giovani».




Con queste parole il direttore del Sert Macerata, Gianni Giuli, ha sottolineato come il fenomeno del gioco patologico, sia in costante crescita nel territorio. Poi prosegue: «Al numero verde regionale, gestito dall’associazione di Porto Sant’Elpidio, “La speranza”, sono arrivate 1100 chiamate dal gennaio 2013 all’agosto di quest’anno. La tendenza è in aumento».



A confermare la problematica, che colpisce soggetti di qualsiasi estrazione, anche il dato riportato dal direttore del Sert di Civitanova, Mario De Rosa: «Quelli che si rivolgono a noi - ha spiegato - sono i giocatori puri. Dal 2008 ad oggi abbiamo avuto 59 utenti, con un picco dal 2012 al 2013. Sono per 2/3 di sesso maschile, di un’età media di 48 anni e sono manager, pensionati, imprenditori, persone che vogliono vincere, perché hanno perso in maniera reale o simbolica, qualcosa. Tanti, invece, i giovani a rischio, che nelle proprie abitazioni giocano d'azzardo online».



Il dettaglio sulle dipendenze patologiche è emerso in occasione dell’iniziativa nazionale, presentata questa mattina a Romcaffè, dal titolo , che per la prima volta ha come Comune capofila Monte San Giusto. Il progetto, con la partecipazione di istituzioni, associazioni e cittadini punta a prevenire e sconfiggere questa sociale. Il 15, novembre, a partire dalle 15, la città indagherà sul tema, grazie ad incontri, mostre, giochi in piazza e aperitivi nei bar che hanno aderito all’evento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero