La Senigallia la proposta per ridurre l'Iva sugli assorbenti da donna, sui tamponi, sulle coppe e sulle spugne vaginali. Ma non solo. L'Iva deve scendere dal 22% al 4%...
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«Pagare l'Iva al 22% sull'acquisto degli assorbenti igienici non è giusto perché non possono essere considerati beni di lusso». A spiegare le ragioni che ha spinto la componente Possibile, attualmente inserita all'interno del Gruppo Misto alla Camera, è la stessa deputata Brignone. «Ci siamo fatti portavoce delle istanze di protesta sollevate da molti cittadini e cittadine oltre che da parte di associazioni e movimenti femministi - spiega l'onorevole Brignone - in Europa già da tempo esistono campagne di sensibilizzazione e movimenti di protesta per la detassazione di questi prodotti».
La proposta di legge per la riduzione dell'Iva sugli assorbenti e tamponi è solo il primo step di un'ampia azione che riguarda altri beni di prima necessità per donne e bambini. «Chiediamo la riduzione della tassazione al 4% anche sull'acquisto di pannolini per bambini e latte in polvere per neonati - aggiunge la Brignone - Non si può continuare a considerare questi prodotti come beni di lusso perché in realtà sono beni di prima necessità. E' metterli sullo stesso piano di orologi, tv e cellulari».
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Il Messaggero