Cruciani molestato, la commessa stalker chiede scusa al processo

Cruciani molestato, la commessa stalker chiede scusa al processo
ASCOLI PICENO - «Chiedo scusa a Giuseppe Cruciani, non lo disturberò più». È quanto una ragazza ascolana, dipendente di un ipermercato, ha detto nell'aula del tribunale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI PICENO - «Chiedo scusa a Giuseppe Cruciani, non lo disturberò più». È quanto una ragazza ascolana, dipendente di un ipermercato, ha detto nell'aula del tribunale di Ascoli dove era sotto processo per una serie di sms molesti inviati a Giuseppe Cruciani, conduttore della Zanzara su Radio24.






Le attenzioni della giovane ascolana per Cruciani erano più politiche che sentimentali e sono andate avanti per un po' nel 2013, nonostante l'avviso del Questore di Ascoli, al quale Cruciani si era rivolto, di non insistere.



«Ti devo chiedere un favore, se si andasse ad elezioni e vincesse Silvio, quel giorno puoi mettere la canzone che Paola Turci dedicò a Berlusconi e citare più volte che all'indomani delle ultime elezioni il lungimirante Saviano scriveva che finalmente si erano liberati di Silvio?»; «I preti che auspicano la morte di Silvio non fanno altro che alimentare il mio berlusconismo». Altri sms riguardavano altri personaggi, come il cantante Franco Califano. «Giuseppe, la prossima volta che mi vedrai, mi tratterai male?».



La donna avrebbe ottenuto il numero di telefono della Zanzara da amici comuni, ma il conduttore radiofonico ha affermato di non averla mai conosciuta personalmente. Cruciani non si è costituito parte civile, in cambio di scuse pubbliche, oggi avvenute. La commessa di Ascoli ha quindi chiesto e ottenuto dal giudice Marco Bartoli di estinguere il reato di molestie attraverso l'oblazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero