Ascoli, degrado e incuria: le vetrine dei negozi chiusi usare come bacheche abusive per i manifesti

Una delle vetrine tappezzate del centro storico
ASCOLI - Il degrado non è solo scritte senza senso sui sui muri. E nemmeno il rudere di via Vezio Catone, ormai a serio rischio crollo. Il comitato antidegrado - formato dalle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Il degrado non è solo scritte senza senso sui sui muri. E nemmeno il rudere di via Vezio Catone, ormai a serio rischio crollo. Il comitato antidegrado - formato dalle associazioni Provincia Nova, Legambiente, Fai, Cai, Amici della bicicletta, Cittadinanzattiva, Coordinamento volontariato Piceno e Italia Nostra - attacca anche su questo fronte evidenziando come le vetrine dei negozi del centro storico che hanno chiuso definitivamente vengono sistematicamente utilizzate per l'affissione (abusiva) di locandine, manifesti e annunci di ogni genere.




Per quanto riguarda il rudere di via Catone, dopo vent'anni e quattro ordinanze sindacali (l'ultima molto recente firmata da Guido Castelli) non ci sono novità, a rischio e pericolo dei residenti e dei numerosi studenti che ogni giorano transitano sotto l'edificio abbandonato da anni, con un giardino paragonabile a una giungla dove ci sono rifiuti, animali vivi e morti. Le proteste del comitato e dei residenti restano inascoltate.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero