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TOLENTINO - Alla faccia dell’incubo rincari. A Tolentino c’è un bar dove il caffè costa solo 50 centesimi. È così dal 2008, anno di apertura del locale situato nella zona industriale, in via Cristoforo Colombo. E nonostante la posizione piuttosto isolata, ogni giorno sono tanti i clienti che si concedono una “colazione anti-inflazione”. Il bar si trova nello stabile che ospita lo storico megastore “Fallimenti” e i proprietari sono gli stessi.
Caffè a 50 centesimi, la storia
«Chi viene da noi per la prima volta resta incredulo. E qualcuno, pensando di aver capito male, quando va alla cassa chiede conferma: “Come scusi, ha detto 50 centesimi?” - racconta il vulcanico Luciano Camillucci, 73 anni, fondatore dell’attività -. È comprensibile, visto che ora in genere nei bar si paga da 1,10 a 1,30 euro. Lo stupore è ancora più grande dopo aver apprezzato la qualità del nostro caffè. Lo acquistiamo direttamente da una torrefazione di San Severino, un prodotto di alto livello.
Ma com’è possibile? «La nostra attività principale è il maxi negozio, nato nel 1992, dove vendiamo articoli per l’edilizia, casalinghi, articoli da regalo, elettrodomestici, mobili, abbigliamento, giocattoli, generi alimentari e tanto altro. Il bar è un servizio in più che abbiamo voluto garantire e la politica dei prezzi bassi, oserei dire stracciati, è per attirare clienti e fidelizzare ancora di più con loro. Una sorta di “operazione simpatia”. Mi rendo conto che i margini di guadagno non sono altissimi: diciamo che il nostro obiettivo è non rimetterci e fare da traino al megastore. Ovviamente la struttura è di nostra proprietà, altrimenti una politica commerciale del genere sarebbe impensabile».
Per Camillucci quella di “Fallimenti” è una grande famiglia. «I nostri dipendenti possono pranzare da noi a soli cinque euro. Siamo in 40 a lavorare in questa struttura, una squadra davvero affiatata. Il negozio si è trasformato con successo nel corso degli anni, diventando un punto di ritrovo per quanti hanno bisogno di fare acquisti per la propria casa o per l’ufficio. La scelta del nome? All’inizio vendevamo prodotti di aziende fallite, da qui la scelta. Poi l’attività è cambiata, ma visto il successo abbiamo deciso di continuare a chiamarci “Fallimenti”. Acquistiamo merce di qualità in offerta, riuscendo poi a proporla al pubblico a prezzi d’eccezione. Diciamo che da questo punto di vista il costo del caffè per noi è uno spot. Nonostante il passare degli anni non lo abbiamo mai aumentato. E non vogliamo farlo». Ma non è tutto. «Abbiamo un erogatore di acqua alla spina: ogni cliente può servirsi liberamente, senza pagare nulla».
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