Turismo dentale, occhio alla truffa: documento dell'Ordine dei medici

Turismo dentale, occhio alla truffa: documento dell'Ordine dei medici
 Nei mesi scorsi se ne era parlato, adesso l’Ordine dei medici di Latina mette nero su bianco una situazione che si fa sempre più difficile. È quella dei...

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 Nei mesi scorsi se ne era parlato, adesso l’Ordine dei medici di Latina mette nero su bianco una situazione che si fa sempre più difficile. È quella dei danni causati dal cosiddetto “ turismo dentale” che porta pazienti all’estero, interventi a basso costo, e problemi in Italia. Quando le persone tornano e si trovano nei guai, dopo qualche mese. L’ipotesi - come si è verificato in altre realtà italiane - è che ci siano degli organizzatori di questi viaggi, i quali lucrano sui pacchetti “all inclusive” proposti alla clientela. L’Ordine si era rivolto anche alla Guardia di Finanza, sulla scorta di un’indagine che l’estate scorsa aveva portato alla scoperta di un intermediario a caro prezzo, in provincia di Bologna. 


«I componenti della professione odontoiatrica presenti negli Organi istituzionali dell’Ordine hanno sollevato la problematica riguardante il cosiddetto “ turismo dentale” cioè quello legato a cittadini della nostra provincia che si recano in altri Paesi per sottoporsi a cure dentarie con la sicurezza di sostenere un costo complessivo inferiore a quello previsto in patria - si legge in un documento dell’Ordine - Infatti, riferiscono che dai loro colleghi giungono ripetute segnalazioni di pazienti con danni dovuti a tali interventi che chiedono di essere curati. Gli interventi riparatori, specie quelli di carattere implantare, si presentano problematici e gli interessati preferiscono non tornare laddove le prestazioni sono state eseguite».

È per questo motivo che gli odontoiatri dell’Ordine stanno predisponendo una guida, unitamente alle Associazioni sindacali odontoiatriche Aio e Andi, «per avvertire i cittadini sulla necessità di un consenso informato nel caso in cui decidano di farsi curare all’estero e di tenere presente i disagi a cui potrebbero andare incontro in caso di mal pratica e le difficoltà per ottenere un eventuale risarcimento». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero