CORI (Latina) - Evidentemente la sua voracità e la sua pericolosità erano diventate troppo ingombranti, così qualcuno ha deciso di liberare quell'animale...
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Parliamo di una Chelydra serpentina (tartaruga azzannatrice) rinvenuta e recuperata dagli agenti della Forestale di Cori, a seguito di segnalazione, in località Cesaponzolo nel comune di Cori (Latina), ai margini della strada Provinciale Cori-Cisterna di Latina.
Si tratta di un animale esotico che rientra nell'elenco delle specie pericolose la cui detenzione e il commercio sono vietati.
L'esemplare delle dimensioni del carapace di circa 40x30 cm. e il peso di circa 7-8 kg. è stato trasportato e consegnato al Centro Tutela Fauna Selvatica della Forestale di Fogliano, alle porte di Latina, e in particolare all'ispettore superiore Roberto Mayer che lo ha esaminato e successivamente ha provveduto ad affidarlo ad un Centro abilitato per la detenzione delle specie pericolose che si trova nelle campagne di Aprilia, sempre in provincia di Latina.
La tartaruga scoperta a Cori è sicuramente frutto del traffico illegale è perioloso sia per gli animali sia per l'uomo che potrebbero essere morsi dalla tartaruga.
L'azzannatrice è una tartaruga d'acqua nordamericana dal morso particolarmente rapido ed efficace. È un vigoroso predatore, che si nutre di pesci, crostacei e anfibi, in grado di tranciare di netto il dito di un uomo.
Supera i 40 centimetri di lunghezza e negli Stati Uniti, suo habitat d'origine, è oggetto di un fenomeno di esportazione che negli ultimi due decenni è in crescita continua.
Anche nel 2010 nell'area di Latina era stato recuperato, sempre dal Corpo Forestale dello Stato nelle campagne di Pontinia, un altro esemplare di tartaruga azzannatrice.
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Il Messaggero