Quello che facevano era finito su facebook, solo che non avevano alcuna autorizzazione a occupare la spiaggia. Non in quel modo, almeno. Così i militari della Guardia...
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L'attività investigativa e di monitoraggio eseguita dagli uomini della Guardia Costiera di Gaeta, anche attraverso le informazioni fornite dal web con “post” e “commenti” pubblicati sui più importanti social network, ha dato i suoi frutti.
I militari hanno accertato, a seguito di mirati sopralluoghi e appostamenti anche con personale in borghese che tratti di spiaggia libera erano stati occupati «attraverso il preventivo ed arbitrario posizionamento di attrezzature balneari senza essere realmente occupate dai bagnanti».
Si è proceduto pertanto all’identificazione degli autori della condotta illecita e alla diffida per la rimozione di oltre 70 attrezzature (fra ombrelloni, lettini e sdraio) ed all’elevazione di sanzioni amministrative per oltre 6.000 euro.
Il complesso delle sanzioni amministrative comminate dai militari del Nucleo Operativo Polizia Ambientale – Guardia Costiera nel corso dei vari controlli, ha raggiunto la cifra di circa 15000 euro. Di particolare rilievo, infatti, anche l’attività condotta nell’ambito della filiera della pesca, finalizzata a garantire la tutela del consumatore. Nel corso dei controlli è stato infatti sanzionato un pescatore professionale che trasportava prodotti ittici con veicolo avente il vano di carico igienicamente non idoneo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero