Si è insediato a Latina il Consiglio comunale dei bambini e delle bambine, un progetto nato dall'intuizione del professor Francesco Tonucci, ricercatore del Cnr e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono diciotto, tra bambini e bambine, i neo-consiglieri che si sono insediati nell'Aula Consiliare di piazza del Popolo «in una cerimonia emozionante e, a tratti, divertente», raccontano dal Comune. Sono intervenuti il sindaco Damiano Coletta, gli assessori Cristina Leggio e Gianmarco Proietti, il professor Francesco Tonucci, Marta Letizia in rappresentanza della Regione Lazio, e la dirigente scolastica Maria Cristina Martin. Erano presenti rappresentanti delle scuole, oltre ovviamente alle famiglie dei bambini e delle bambine.
«Sono emozionato - ha detto il sindaco Coletta cosegnando le fasce con i colori della città e lo stemma del Comune ai 18 neo-consiglieri - è un bell’impegno perché so che mi metterete in difficoltà. E ne sono contento. La città ha bisogno dei vostri giudizi, delle vostre critiche, dei vostri occhi senza filtri. La vostra libertà di pensiero è un valore per tutti. Ora sta a noi ascoltarvi, perché, come dice il Prof. Tonucci, rendere la città a misura di bambino, significa renderla accessibile a tutti».
«Questa è una giornata importante - ha osservato l'assessora Leggio - perché da oggi le decisioni saranno prese anche insieme a voi e non solo tra gli adulti. Inauguriamo un percorso che speriamo sia lunghissimo e siamo tutti orgogliosi di avervi qui».
Terminata la cerimonia, all'ingresso dell'aula Consiliare è stata infine scoperta una targa che riporta l'articolo 3 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che recita: “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero