Sequestrati beni per 2 milioni di euro a un uomo di Aprilia vicino alla criminalità organizzata

Sequestrati beni per 2 milioni di euro a un uomo di Aprilia vicino alla criminalità organizzata
Personale della Polizia di Stato – Questura di Latina ha notificato un decreto di sequestro emesso dalla sezione penale del Tribunale, su proposta del Questore di Latina, a...

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Personale della Polizia di Stato – Questura di Latina ha notificato un decreto di sequestro emesso dalla sezione penale del Tribunale, su proposta del Questore di Latina, a carico di un uomo di Aprilia  «costantemente coinvolto in attività criminose, a partire dal 1972, e in rapporti di frequentazione e correità con altri soggetti dediti al crimine».


Le  indagini condotte dagli investigatori della divisione polizia anticrimine in collaborazione con quelli della squadra mobile hanno consentito di accertare la vicinanza dell’uomo ad altri pericolosissimi pregiudicati operanti nel basso Lazio ed in Campania, tra cui esponenti di vertice dei clan camorristici Contini, Nuvoletta e Gionta.

Il destinatario del provvedimento,   ripetutamente denunciato e arrestato per rapine a mano armata commesse in concorso con altri criminali ai danni di banche e furgoni portavalori (si ricordi l’assalto ai danni della Cassa di Risparmio di Roma, in cui fu ucciso il metronotte Alberto Moriconi, a Lavinio nel 1981); per spaccio e traffico di stupefacenti, come evidenziato dalle operazioni investigative Jumbo, Pittbull, Piazze Pulite, Airon e Las Mulas, nell’ambito delle quali  è stato colpito da ordinanze di custodia cautelare, che hanno disvelato i suoi strettissimi rapporti criminali con i citati  clan camorristici campani.

Il Tribunale ha accolto   gli accertamenti della Polizia  che hanno fatto emergere un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio familiare e  i redditi dichiarati al fisco da lui e dai familiari.  Da qui il sequestro di un terreno seminativo, un  fabbricato a uso commerciale con un bar gestito da altri soggetti e un appartamento di 5 vani  ad Aprilia.     Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero