LATINA - Retribuzione oraria troppo bassa, lavoro in nero, caporalato: sono ormai noti da anni i problemi che attanagliano il settore dei braccianti agricoli in Provincia di...
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Il Prefetto Pierluigi Faloni ha chiesto soprattutto collaborazione e dato come punto di partenza per la rinascita del comparto agricolo l’applicazione dei contratti di lavoro. «Fermo restando – è stato invece il commento del presidente della Confagricoltura Latina Adelino Lesti - che i fenomeni di lavoro in nero sono deprecabili, la trattazione che se ne sta facendo ha gettato un indiscriminato e generalizzato discredito, anche sul piano internazionale, sull'intero settore agricolo e su alcune produzioni di eccellenza della nostra Provincia, rischiando di danneggiare pesantemente la credibilità dell’intero comparto. Voglio quindi dare voce alle centinaia di migliaia di imprenditori agricoli onesti, che rispettano le regole e che, oltre a subire la concorrenza sleale, subiscono anche i riflessi negativi della cattiva "pubblicità" fatta all'intero settore».
Lo stesso, oltre ad auspicare più controlli mirati da parte delle forze dell’ordine, ha anche voluto sottolineare l’inefficienza del servizio di collocamento pubblico, incapace di garantire alle imprese le indispensabili unità lavorative in tempi celeri. Intanto ieri moltissimi braccianti se ne sono rimasti a braccia conserte. I lavoratori del sud pontino, come dimostra la fotografia scattata da Gianni Saviano, sono confluiti nel tempio Sikh, nei pressi della stazione di Fondi, dove si sono confrontati sul da farsi e su come affrontare i prossimi giorni. Disagi anche al Mof dove l'assenza di molti lavoratori sta paralizzando l'intera struttura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero