Droni fino a 6.500 metri ma ricerche di Daniele Nardi ancora senza esito, domani nuovo tentativo

Daniele Nardi nella missione 2016 sul Nanga Parbat
Sono le 20 ora locale in Pakistan (le 16 in Italia) e l'ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo ha comunicato con un tweet che si è conclusa un'altra giornata di...

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Sono le 20 ora locale in Pakistan (le 16 in Italia) e l'ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo ha comunicato con un tweet che si è conclusa un'altra giornata di ricerche, purtroppo senza esito, di Daniele Nardi e Tom Ballard. «Domani riprenderanno sia a piedi sia con i droni» spiega il rappresentante italiano a Islamabad su Twitter.

Nel frattempo prosegue la raccolta di fondi  per aiutare i familiari dei due alpinisti ad affrontare le considerevoli spese per le ricerche. Fino a ieri erano stati raccolti 138 mila euro.

 
Perso un drone
Lo staff di Daniele Nardi ha poi comunicato nel dettaglio cosa è accaduto oggi. «In mattina Alex Txicon e la sua squadra avevano raggiunto il plateau di seracchi sopra campo 2, a 300 metri in linea d’aria da campo 3 - si legge sul post - Con loro avevano i droni con i quali hanno provato in tutti i modi ad esplorare ogni possibilità sul terreno che potesse segnalare una traccia della presenza di Daniele e Tom, riuscendo a farne volare uno fino a 6500 metri di quota. Un drone è stato perso durante la perlustrazione. Ma non è stato visto nulla. Nemmeno campo 3».

Rischio valanghe
«La temperatura molto bassa sulla parete Diamir - spiega lo staff dell'alpinista di Latina - e il rischio elevato di caduta di valanghe non hanno consentito al gruppo di raggiungere a piedi campo 3. Per gli stessi motivi si è deciso di non proseguire nelle ricerche e di rientrare al campo base che è stato raggiunto nel pomeriggio».

«La speranza rimane accesa»
Tutto viene rimandato a domani, 6 marzo, come già anticipato dall'ambasciatore Pontecorvo. «Le relazioni dettagliate di Txikon alla famiglia e al Gruppo di ricerca hanno consentito di valutare un’ulteriore ricognizione nella giornata di domani con obbiettivo principale l’esplorazione della zona della via Kinshofer, la via di salita e discesa maggiormente percorsa e normalmente attrezzata con corde che rimangono infisse in parete, che potrebbe essere stata scelta dai Nardi e Ballard per la discesa. La speranza rimane accesa e si affida alla generosità di Alex e del gruppo di amici che stanno operando al Nanga Parbat». 

Droni fino a 6500 metri
Nel post precedente, pubblicato alle 15 ora italiana, lo staff di Daniele nardi, l'alpinista di Latina disperso sul Nanga Parbat insieme all'inglese Tom Ballard aveva fastto il punto della situazione. «Arrivano finalmente notizie dal Nanga Parbat - si legge nel post - Alex Txikon e il suo team hanno intensificato le ricerche via terra tra C1 e C3, mentre i droni si sono alzati in volo fino a 6500 metri. Restiamo in attesa di aggiornamenti».

Obiettivo campo 3
Oggi erano state avviate di primo mattino le ricerche in alta quota di Daniele Nardi e Tom Ballard sul Nanga Parbat da parte di un gruppo di alpinisti. Della squadra di soccorso fanno parte gli spagnoli Alex Txikon e Felix Criado e i pakistani Alì Sadpara e Ramat Ullah Baig. Lo ha comunicato su twitter l'ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo: «Sono grato per la squadra di alpinisti di un tale talento». L'obiettivo è di arrivare al campo 3 e perlustrare la
via di salita anche con l'aiuto dei droni. Ieri Txikon e Criado
hanno controllato campo 2, sepolto da una valanga, dove hanno
recuperato alcuni effetti personali di Nardi e Ballard.


L'alpinista di Latina Daniele Nardi e l'inglese Tom Ballard sono dispersi da domenica 24 febbraio sulla parete Diamir del Nanga Parbat, da allora non hanno più dato notizie. Dalle ricognizioni in elicottero si è visto che l'area intorno al campo 3 è stata interessata da una valanga e la tenda è apparsa semi sommersa dalla neve. In zona le temperature si sono alzate e dunque gli alpinisti stanno salendo con grande cautela perché il rischio di valanghe è alto. Al momento sulla pagina ufficiale di Daniele Nardi non sono state pubblicate nuove notizie sulle ricerche in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero