Punti di primo intervento, nuovo decreto dopo il ricorso al Tar. I Comitati: «La Regione fa retromarcia»

Punti di primo intervento, nuovo decreto dopo il ricorso al Tar. I Comitati: «La Regione fa retromarcia»
Modificato dalla Regione il decreto che riguarda la trasformazione dei punti di primo intervento (Ppi). A darne notizia sono i rappresentanti dei comitati che hanno presentato...

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Modificato dalla Regione il decreto che riguarda la trasformazione dei punti di primo intervento (Ppi). A darne notizia sono i rappresentanti dei comitati che hanno presentato ricorso al Tar sul precedente decreto (quello civico di Cori e quello di Boschetto, Priverno),  unitamenta ai Comuni di Cori e Cisterna e ad alcuni cittadini. 

 
Il  decreto afferma: «La Regione Lazio ha programmato la trasformazione dei PPI in Punti di erogazione di assistenza primaria; in proposito le Aziende Sanitarie interessate (Asl Roma 4, Asl Roma 5, Viterbo, Rieti e Latina) hanno già adottato gli atti di propria competenza che prevedono il servizio, diversamente qualificato, ma in continuità con le funzioni precedentemente svolte, a far data dal 1 gennaio 2020».

Non ha dubbi Franco Brugnola, uno dei firmatari del ricorso e tra i più attivi nei comitati civiti: «Poiché l'udienza avanti al Tar per la discussione della sospensiva dell'atto citato è già stata fissata per il 2 dicembre è evidente come la regione abbia ritenuto di modificare la precedente dizione contenuta nel decreto U00303/2019 per cercare di eliminare le ragioni del contendere.Resta tuttavia da correggere la mancata collocazione delle nuove strutture nell'ambito del dipartimento di emergenza come previsto dal decreto ministeriale 70/2015»

Secondo le Asl, infatti, i Ppi "trasformati" andrebbero collocati tra i servizi territoriali. «Davide batte Golia - afferma Enzo Musilli dal comitato di Boschetto/Priverno - la Regione fa retromarcia, dispiace che il sindaco Bilancia non si sia unita al nostro ricorso tenendo più alla linea di partito che alle richieste dei cittadini» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero